La Francia inciampa contro l’Islanda ma gli osservatori del Milan restano entusiasti dopo la prestazione straordinaria di Nkunku che cambia tutto.

La Francia inciampa contro l’Islanda ma gli osservatori del Milan restano entusiasti dopo la prestazione straordinaria di Nkunku che cambia tutto.

 

Una sconfitta che lascia l’amaro in bocca per la Francia, ma un sorriso largo per gli osservatori del Milan presenti in tribuna. L’amichevole contro l’Islanda, terminata con un risultato sorprendente, non ha solo raccontato una nazionale francese spenta e disattenta, ma ha anche messo in vetrina una prestazione superlativa di Christopher Nkunku, capace di catalizzare l’attenzione dei rossoneri come mai prima d’ora.

Nonostante il passo falso dei Bleus, il vero protagonista della serata è stato proprio l’ex Lipsia, oggi in forza al Chelsea, che ha dimostrato di aver ritrovato quella brillantezza e quella capacità di accendere il gioco che lo avevano reso uno dei prospetti più osservati d’Europa prima del lungo stop per infortunio.

Un ritorno che fa rumore

Nkunku ha giocato con una leggerezza e una intensità che hanno fatto impazzire i difensori islandesi. Ogni tocco, ogni inserimento, ogni accelerazione trasmetteva quella sensazione di “qualità superiore” che solo i grandi hanno. Ma ciò che ha colpito maggiormente è stata la sua intelligenza tattica — la capacità di muoversi tra le linee, di interpretare i tempi dell’azione e di creare costantemente superiorità numerica.

Il gol mancato di un soffio, un assist che avrebbe meritato miglior fortuna e una presenza costante in tutte le zone calde del campo: il report degli scout del Milan, secondo indiscrezioni, parla di “prestazione da leader tecnico”. E non è un caso che a Milanello si stia cominciando a discutere seriamente del suo profilo in ottica futura.

Il Milan osserva con attenzione

Da settimane, il Milan lavora sotto traccia per rinforzare la trequarti. L’obiettivo? Trovare quel giocatore in grado di connettere il centrocampo con l’attacco, rompendo le linee e creando imprevedibilità. E Nkunku, con la sua esplosività e la capacità di inventare calcio anche sotto pressione, incarna esattamente ciò che la dirigenza rossonera sta cercando.

Secondo fonti vicine all’area scouting del club, i rossoneri erano già interessati al francese in passato, quando giocava in Germania. Ora, dopo averlo rivisto in piena forma, l’interesse potrebbe tornare più concreto. Certo, il prezzo resta altissimo, e il Chelsea non sembra intenzionato a cedere facilmente un talento del genere. Tuttavia, l’impressione è che il Milan voglia monitorare la situazione con grande attenzione, soprattutto se a Londra dovessero cambiare le strategie di mercato.

Un talento ritrovato

La vera notizia, però, è la rinascita del giocatore. Dopo mesi difficili, segnati da infortuni e ricadute, Nkunku è tornato a essere un fattore determinante. La sua progressione palla al piede, la capacità di creare occasioni dal nulla e il fiuto nel leggere gli spazi lo rendono un’arma tattica micidiale.

Nella sfida contro l’Islanda, si è visto un Nkunku più maturo e consapevole, meno incline alle giocate fini a se stesse e più inserito nella manovra collettiva. È un dettaglio cruciale per un allenatore come Stefano Pioli (o per chi siederà sulla panchina del Milan la prossima stagione), che predilige trequartisti dinamici, capaci di fare le due fasi.

La Francia delude, ma Nkunku brilla

Didier Deschamps ha dovuto incassare un’altra prestazione sottotono dei suoi. Troppi errori in costruzione, poca aggressività, e la sensazione di una squadra distratta. Tuttavia, tra le macerie tattiche dei Bleus, la figura di Nkunku è emersa come un faro. Ha tenuto in piedi la squadra per larghi tratti del match, diventando l’unico punto di riferimento offensivo in grado di creare superiorità.

Molti giornalisti francesi, subito dopo la partita, hanno parlato di “prestazione da uomo squadra”, evidenziando come il 26enne abbia mostrato maturità e leadership, elementi che in passato gli erano stati talvolta contestati.

Un messaggio al Chelsea e all’Europa

La performance di Nkunku non è passata inosservata nemmeno a Stamford Bridge. Dopo un avvio di stagione altalenante e una concorrenza interna agguerrita, il francese ha lanciato un chiaro messaggio a Pochettino: è pronto a riprendersi il suo spazio da protagonista.

Ma non solo. Il Milan, così come altri top club europei, ha capito che Nkunku non è semplicemente un “trequartista di fantasia”, ma un giocatore totale, in grado di ricoprire diversi ruoli — dall’esterno offensivo al falso nove, fino alla mezzapunta di raccordo. Una versatilità che nel calcio moderno vale oro.

Il piano del Milan

A Casa Milan, i dirigenti sanno che per tornare stabilmente tra le big d’Europa serve un salto di qualità tecnico. L’arrivo di profili come Nkunku rappresenterebbe una svolta epocale. Tuttavia, non si tratta solo di soldi. Si tratta di visione.

RedBird vuole costruire un Milan sostenibile, ma competitivo. E la strategia passa anche attraverso l’individuazione di talenti già pronti, ma con ancora margini di crescita. Nkunku rientra perfettamente in questo identikit: giovane, esplosivo, europeo, e con un background tattico che si sposa con la filosofia del club.

Il problema è che il Chelsea, almeno per ora, non sembra disposto ad aprire a prestiti o cessioni low-cost. Ma nel calcio, come sempre, tutto può cambiare. Soprattutto se un giocatore comincia a brillare in un contesto internazionale, attirando l’interesse di più club contemporaneamente.

Un segnale chiaro

L’amichevole contro l’Islanda, in fondo, ha mandato un messaggio chiaro a tutto il panorama calcistico: Nkunku è tornato. E il Milan, sempre più attento alle opportunità di mercato, non vuole farsi trovare impreparato.

Le prossime settimane saranno decisive per capire se l’interesse rossonero si trasformerà in una trattativa concreta o resterà solo un’idea suggestiva. Ma una cosa è certa: dopo la prestazione di ieri, il nome di Nkunku tornerà a circolare con forza nei radar del calciomercato.

E se è vero che la Francia ha perso, è altrettanto vero che il Milan ha vinto qualcosa di importante: una nuova certezza da monitorare, un talento che potrebbe cambiare i piani futuri del club.

Nkunku ha acceso la luce in una notte storta per i Bleus, e da Milanello — a quanto pare — quella luce non è passata inosservata.

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